avvistate molte tipologie di ancore antiche dalla pietra al ferro.
Più di 3000 anni di storia si intrecciano in questi pochi metri di
fondale. Numerosi sono i ritrovamenti di ancore di epoche
diverse che testimoniano la presenza fin dalla preistoria di
insediamenti locali e antichi traffici costieri. Il tratto di costa
sommerso di Calafuria è un vero e proprio museo subacqueo
attraverso il quale si può ripercorrere l’evoluzione dell’ancora
nella storia.
Pietre lavorate
XII sec. a.c.
Pietre di 10/20 Kg di peso, lavorate per il fissaggio o il passaggio di funi.
Avevano la semplice funzione di peso morto. Ancoravano al fondo piccole
imbarcazioni probabilmente di pescatori locali.
Ceppo Litico
VII sec. a.c.
La pietra lavorata ha sempre una funzione di peso morto in più aveva
legato al centro un fusto di legno con delle marre appuntite , le quali si
ancoravano al fondo dando più stabilità all’imbarcazione. L’ancora, a volte,
per il peso eccessivo veniva lasciata sul fondo del mare perché di difficile
recupero.
Ceppo in Piombo
III sec. a.c.
Successivamente la pietra venne sostituita con il piombo. Quest’ultimo una
volta fuso veniva colato in appositi stampi. Il fusto e le marre, sempre in
legno, non venivano più legate ma incastrate nel ceppo dando più
robustezza all’ancora. Come per il ceppo litico anche questa ancora
spesso era a perdere
Ancore in ferro
III sec. d.c.
Con il ferro l’ancora si modifica notevolmente. Essa mantiene sempre
lo stesso principio di ancoraggio al fondo ma con una migliore robustezza e
praticità.
XVII sec.d.c.
Ad oggi i tipi di ancore non sono poi così diversi da allora: in ferro o in leghe
più leggere hanno forme simili e simile funzionalità.